Nepotismo
di Mauro Miccolis
Gli Italiani, questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati.…. (Ennio Flaiano)
Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine deriva dalla parola latina nepos, significa “nipote”, e viene generalmente usato in senso spregiativo. Talvolta è utilizzato anche il sinonimo baronismo, derivante appunto dal titolo nobiliare di barone, con accezione ironica e ancor più negativa. E’ stato scritto tantissimo su quest’argomento, sia in favore che contro, da personaggi sicuramente più autorevoli del sottoscritto, ma fa nulla…vi infliggo anche il mio punto di vista.
Il Nepotismo in Italia, è uno di quei mali che è tollerato, come la politica dell’inciucio, come la menzogna del politico, tutti sanno che c’è ma la sopportano perché si crede sia un male inevitabile. Sono stati scritti diversi libri sull’argomento, e sono state fatte anche diverse inchieste da grandi testate giornalistiche. Il caso delle università italiana è emblematico, ci sono facoltà che ospitano famiglie intere : Padre, madre, figli e cugini e nipoti; ma anche il mondo della politica non è esente, e non c’è bisogno di scomodare i casi più recenti, come il figlio di Di Pietro o il Figlio di Bossi. La politica Italiana è intasata da figli, nipoti, cugini di qualcuno.
Credo che il problema, sia stato studiato a fondo, ora è arrivato il momento di legiferare affinché si sani questa piaga che l’Italia si porta dietro da sempre, e che ha impedito a tanti talenti di emergere nel proprio paese. E’ arrivata l’ora di fare delle leggi contro il Nepotismo, ad iniziare dalla Politica.
Visti i risultati della politica italiana di questi ultimi 150 anni, credo che sia acclarato che queste famiglie di politicanti sono inefficaci. Sono molto bravi ad intortare la gente, a creare legami di amicizia tra le varie corporazioni, ma a risolvere i problemi del paese, e rilanciarlo, proprio no. Quindi a mio avviso, oggi si sente l’esigenza di misure precauzionali contro questo fenomeno; ad esempio si potrebbe legiferare impedendo che parenti diretti di un politico possano a loro volta entrare in politica, almeno per una o due generazioni. Mi rendo conto, che probabilmente, una proposta di questo tipo è incostituzionale, ma è altrettanto evidente che in politica il fenomeno del Nepotismo è più incancrenito che altrove. Grandi nomi della politica, sia di sinistra che di destra, sono tutti figli di qualcuno (o del mondo politico stesso, o del mondo imprenditoriale, che aveva stretti contatti con quello politico). Bisogna affrontare il problema e risolverlo. E il parlamento, deve essere il primo posto dove si applicano queste leggi. La salvezza di questo paese, passa anche attraverso questa lotta.
Diversi partiti, hanno cavalcato il problema, senza risolverlo in ambiti specifici : Sanità, Università; e la Politica? Iniziamo dal Parlamento, che si scrivano delle leggi anti nepotismo per la politica.
utopia
“Parentopoli” in parlamento: il record è del Pd. Ecco i paracadutati
05 marzo, 2013 | http://www.qelsi.it/2013/parentopoli-in-parlamento-il-record-e-del-pd-ecco-i-paracadutati/
Figlie di ex deputati che non si sono potuti ricandidare perché diventati nel frattempo sindaci, parenti di banchieri, mogli di ex assessori regionali, figli di ex senatori o ministri di precedenti governi.
Il Pd non si è fatto mancare nulla e vince senza difficoltà la palma d’oro della “Parentopoli” della nuova legislatura.
E’ in assoluto il partito che detiene il record di parenti “eccellenti” paracadutati in lista e poi in parlamento.
Alla faccia della meritocrazia e soprattutto dei buoni propositi puntualmente disattesi.
L’elenco è lungo. Cominciamo dalla regione Lazio.
Monica Cirinnà (nella foto), ex consigliere comunale di Roma, siederà a Palazzo Madama: è la moglie di Esterino Montino, ex capogruppo del Pd in regione Lazio, travolto dallo scandalo delle spese pazze dei gruppi consiliari, escluso dalle liste per le regionali ma in compenso candidato sindaco a Fiumicino. Marietta Tidei, eletta nella circoscrizione Lazio 1, è invece figlia dell’ex deputato Pietro, in parlamento durante le ultime due ultime legislature. Quest’ultimo non ha più potuto candidarsi, essendo sindaco di Civitavecchia dall’anno scorso. Ma lo scranno è rimasto in famiglia.
Figlia d’arte anche Daniela Cardinale, palermitana eletta per la seconda volta nella circoscrizione Sicilia 1: il padre è Totò, ministro del secondo governo D’Alema.
“Figli di papà” sono anche Simone Valiante, eletto in Campania 2, il cui padre è Antonio, ex deputato e vicepresidente della “gloriosa” giunta targata Bassolino, e Stefania Covello, calabrese, già consigliere regionale, figlia di Francesco Covello, ex senatore democristiano storico.
Ci sono anche le consorti eccellenti: Fabrizia Giuliani, presentatasi in Lombardia 1 ed eletta, è moglie dell’ex assessore regionale Claudio Mancini.
Un caso “bipartisan” ruota invece intorno al presidente del Consiglio di sorveglianza di Banca Intesa, Giovanni Bazoli: il genero, Gregorio Gitti, sarà deputato della Lista civica per l’Italia di Mario Monti; il nipote Alredo Bazoli sarà sempre a Montecitorio, ma in quota Pd.
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