I Referendum Farlocchi di IDV sui Rimborsi Elettorali

Bilancio Idv

di Mauro Miccolis

 

da il fatto Quotidiano: Antonio Di Pietro ha depositato questa mattina in Cassazione il quesito referendario per l’abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti. “I cittadini si sono già espressi contro il finanziamento pubblico ai partiti, ma la legge sui rimborsi ha cancellato la volontà popolare”, ha dichiarato Di Pietro. Il leader Idv ha anche depositato, a nome del comitato referendario, il ddl sulle legge elettorale. “La Triplice dell’Apocalisse”, ha attaccato Di Pietro riferendosi ad Alfano, Bersani e Casini, “vuole fare votare i cittadini senza fargli conoscere prima la coalizione e il programma”. Poi si scaglia contro Mario Monti: “La fotografia reale del paese è totalmente diversa da quella che il governo con l’informazione di regime vuol far credere” di Manolo Lanaro

Le firme verranno annullate perché la legge 352/1970, art. 2 comma 31 impone che non si possono tenere referendum nel 2012 (ovvero 12 mesi prima delle elezioni), nè nel 2013 (la legge proibisce il referedum nei sei mesi successivi alle elezioni politiche).

Ovviamente Tonino manda lo stesso la gente in giro a raccogliere firme con il banchetto IDV, così fa la bella figura con il popolo , facendo credere, che lui è contro la casta; peccato che il popolo non sappia che questo è l’ennesimo referendum truffa organizzato da idv.

Poi ovviamente quando il referendum sarà annullato, se la prenderà con i magistrati venduti, che ostacolano il suo cammino di giustizia.

Comunque è doveroso un applauso alla sfrontatezza di idv, che del rimborso ai partiti ha fatto un’industria, che proprio in questi giorni è sotto la lente d’ingrandimento.

Non dimentichiamo che per effetto della Legge 157/99 modificata dalla Legge 156/2002 , se viene raggiunto il quorum,si ha diritto ad un rimborso elettorale pari circa 0.52 centesimi per ogni firma, con un massimo di 2,5 milioni di Euro. Quindi ammesso che le firme siano il minimo e cioé 500mila per referendum (ma potrebbero essere di più) anche se il referendum venisse cassato come è successo per quello antiporcellum, IDV i rimborsi li prenderebbe comunque.

Avete capito quanto è furbo Tonino? Prenderà dei rimborsi elettorali per un referendum contro i rimborsi elettorali (che sicuramente sarà rifiutato).

 A parte il fatto che nel ‘93 oltre il 90% degli Italiani si è già espresso contro, come mai solo un anno fa Aprile 2011 eravate a favore (Donadi, “Il Fatto quotidiano” 12/04/11) ed un vostro deputato Di Stanislao firmava, a sua insaputa (!) la proposta di legge del PD Sposetti per il raddoppio dei soldi pubblici ai partiti?      

Avete spiegato ai cittadini che con la raccolta di 500.000 firme intascate 260.000 di euro, cioè 0,52 a firma? Ma soprattutto per le ultime elezioni politiche IDV ha ricevuto dallo Stato rimborsi elettorali per 21,649 milioni di €. Ha dichiarato 4,451 milioni di spese, dei quali solo 3,340 accertati. Perché allora i 18,309 milioni che ha nelle casse del partito non li restituite allo Stato, cioè ai cittadini? Per esempio destinandoli alle pensioni minime?

 

PER L’AMOR DI DIO QUESTA VOLTA NON FIRMATE.

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