Grillo e la Costituzione

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di Mauro Miccolis

Non esistono vacche sacre. E non lo è neppure la Costituzione sbeffeggiata in Parlamento dal Pdl e dalla Lega e recitata dai farisei salmodianti del Pdmenoelle come attestato di riverginità. […] La Costituzione è stata blindata, è quasi impossibile cambiarla,a beneficio dei partiti che possono così agire senza il controllo dei cittadini grazie a una serie di misure per mantenere il controllo legislativo, dalla mancanza di quorum nei referendum, all’impossibilità di proporre referendum propositivi e all’affossamento di fatto di ogni proposta di legge popolare. Il cittadino può solo mettere una X sul simbolo di un partito. Questo, anche grazie alla Costituzione. Forse è l’ora di desacralizzarla, restituire la parola ai cittadini e toglierla ai partiti.

Inizia così, il comico Grillo, una dotta disquisizione sulla costituzione italiana e sulla possibilità di modificare quest’ultima. Il fatto che sia difficile cambiare la costituzione Italiana (quella italiana è tra le più giovani del mondo, l’attuale Presidente del Consiglio (S.Berlusconi), ha più anni , ed anche tra le più apprezzate e studiate) io lo percepisco come un valore, come una sicurezza, in particolar modo in questo periodo storico che pullula di rozzi populisti, e politici corrotti.

A tal proposito, vorrei  analizzare il linguaggio e il registro linguistico usato da Grillo, al limite del vilipendio, nel post di cui sopra, tutto teso a sminuire il valore della costituzione, e far credere che sia un’urgenza cambiarla. Ogni parola ha un alone semantico, così come anche le immagini hanno un alone semantico, cioè le parole prese singolarmente (così come le immagini) non hanno un significato preciso e univoco, ogni termine ha un certo grado d’incertezza; molte parole diventano chiaramente comprensibili solo nel contesto della frase in cui sono calate.

Tra tutte le parole  che poteva accostare alla costituzione per sancire la sua non inviolabilità , ha scelto la “Vacca Sacra”; il termine Vacca, nel linguaggio comune italiano ha un’accezione dispregiativa, quindi già dall’incipit del suo post si nota una chiaro  disprezzo del  documento in questione.

A tal proposito vorrei informare Grillo dell’esistenza del seguente articolo della Costituzione Italiana:

Articolo 138

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

Quindi è la Costituzione Italiana stessa che sancisce la sua non inviolabilità, e non un comico con aspirazioni da grande statista; certo è che ci deve essere una larga maggioranza del parlamento per modificarla. E questo ripeto è un bene, altrimenti oggi non solo pagheremmo l’acqua ma anche l’aria e probabilmente Berlusconi avrebbe ripristinato lo Ius primae noctis. (solo per le minorenni ovviamente)

Ma l’apice della disonestà intellettuale di Grillo è raggiunto da quest’altra affermazione nel medesimo post:

C’è però nella Costituzione Italiana un filo di Arianna che, alla fine, è il motivo di questa usucapione dello Stato da parte dei partiti. Un copione scritto dai partiti stessi, in particolare dai tre maggiori rappresentati nell’Assemblea Costituente: Democrazia Cristiana, Partito Comunista e Partito Socialista.

Inserita in coda ad una sequela di insulti (da me pienamente condivisi) ai politici di oggi e ai partiti. I tre partiti citati, nell’immaginario collettivo del semplice cittadino italiano, non hanno una buona reputazione, e poiché l’italiano medio, difficilmente contestualizzerà nel tempo  l’accaduto, ecco che Grillo far apparire la costituzione scritta da delinquenti, quali erano i democristiani i socialisti e alcuni comunisti in tempi recenti. I tre partiti citati sopra, quando scrissero la costituzione, erano costituiti da persone eccellenti (Togliatti,Nenni,Alcide De Gasperi…etc) sotto tutti i profili: intellettuale, culturale, e umano soprattutto. Erano persone reduci dal fascismo e dalla guerra di resistenza, non da uno svariato numero di “Vaffanculo Day”.

Il modo disonesto, di manipolare gli eventi storici e di cronaca, mi fa classificare il Grillo come a un Troll, il troll della Costituzione Italiana.

Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità

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